ISOLAMENTO DEI PONTI TERMICI
Un ponte termico è generato da una discontinuità di forma o di materiale della struttura di un edificio oppure da un’interruzione dell’isolamento termico. Tali situazioni generano un addensamento di linee di flusso conseguenti ad un incremento dello scambio termico. In un edificio la quota di dissipazione legata ai ponti termici può essere superiore al 30% del totale: essi sono generalmente presenti in corrispondenza di travi, pilastri, solai, balconi e sporgenze.
Le forti dispersioni legate ai ponti termici raffreddano la struttura dando luogo a punti freddi con conseguente rischio di formazione di condense e muffe. Oltretutto le variazioni superficiali di temperatura nella struttura portano, nel tempo, ad un deterioramento e ad una polverizzazione dei materiali. Il prodotto più adatto al contenimento degli effetti negativi dei ponti termici è X-FOAM® EASY PIL appositamente studiato per questa applicazione.
Principali effetti dei ponti termici
Le forti dispersioni termiche possono incidere notevolmente sulla dispersione totale dell’edificio alla quale si lega un raffreddamento della struttura con rischio di condensa superficiale. Quest’ultima può dare luogo alla formazione di muffe e funghi in particolari condizioni di temperatura e umidità. Le zone fredde in corrispondenza dei ponti termici, inoltre, diminuiscono il comfort termico dell’ambiente creando dei moti convettivi d’aria. La diversa temperatura porta a dilatazioni differenti con degrado della superficie di contatto tra gli elementi strutturali del ponte termico.
Posa in opera
Le lastre X-FOAM® EASY PIL hanno la superficie ruvida e presentano delle scanalature longitudinali sulla superficie per consentire un ottimo aggrappaggio dell’intonaco ed una facile sagomatura. Vengono fissate alla struttura direttamente tramite collanti oppure impiegate nel cassero a perdere nella fase di getto del calcestruzzo. Si consiglia di rinforzare la facciata con un malta che distribuisca la tensione generata dalla discontinuità del supporto.
FURGONATURE ISOTERMICHE
La catena del freddo nei prodotti alimentari
La produzione di freddo artificiale ha arrecato notevoli miglioramenti alla qualità dell’alimentazione umana grazie alla possibilità di conservare, in condizioni di temperature adeguate, prodotti altamente deperibili quali carne, pesce e frutta. L’abbassamento della temperatura delle derrate alimentari comporta un rallentamento delle attività biologiche e la creazione di una barriera alle aggressioni batteriche esterne con un conseguente allungamento dei tempi di conservazione delle qualità alimentari.
Il trasferimento di derrate deperibili dai luoghi di produzione al consumo richiede appropriate condizioni igieniche e termoigrometriche che è necessario rispettare mediante procedure standardizzate in grado di garantire la qualità dei prodotti alimentari che raggiungono le tavole dei consumatori.
Il trasporto frigorifero stradale
I veicoli addetti al trasporto sia di derrate fresche, che congelate, utilizzano sistemi di refrigerazione a gas compresso che vengono progettati e realizzati per assicurare, durante il viaggio, il mantenimento della temperatura posseduta dalla derrata all’atto del caricamento. Gli impianti frigoriferi in dotazione a questi mezzi, collocati nella parte anteriore del semirimorchio,sono in grado di fornire la potenza frigorifera necessaria per annullare i flussi termici entranti dall’esterno e l’eventuale calore prodotto dalle merci nel caso in cui vengano trasportati prodotti ortofrutticoli.
Questi mezzi di trasporto devono essere realizzati in conformità alla normativa vigente in ambito UE e vengono collaudati per verificare tale conformità. Il coefficiente di conducibilità termica K della furgonatura deve essere inferiore a 0,4 W/(m2 °C) per i mezzi adibiti al trasporto di surgelati. Per limitare i consumi energetici richiesti dal sistema si applica un K di 0,2 W/(m2 °C). Per ottenere questi valori è necessario impiegare un ottimo isolante termico come. X-FOAM® TRC, lastre in polistirene estruso senza pelle, che possiedono inoltre elevate caratteristiche di resistenza meccanica, nullo assorbimento d’acqua e che, grazie alle scanalature presenti su entrambe le facce, sono adatte all’incollaggio.
Posa in opera
La superficie ruvida, dotata di scanalature di X-FOAM® TRC, assicura la perfetta adesione tramite collante ai vari strati che compongono le pannellature laterali ed il pianale della furgonatura. Le scanalature, oltre a favorire la migliore adesione possibile in fase di incollaggio, permettono anche la fuoriuscita di eventuali bolle d’aria e l’eliminazione dei grumi di colla, che pregiudicano la qualità estetica del prodotto finito. La leggerezza del materiale, unita alle caratteristiche sopra elencate, fanno di. X-FOAM® TRC una lastra isolante dalle prestazioni uniche e particolarmente adatta a questo tipo di applicazione.
TAMPONAMENTI E RISTRUTTURAZIONI IN AMBIENTI UMIDI
Il risanamento di ambienti umidi consiste nell’aumentare l’isolamento termico delle murature per attenuare o eliminare la formazione di condensa aumentando la temperatura superficiale sul lato interno.
In caso di pareti che dovranno essere piastrellate, per risparmiare costi e tempi di posa, è utile servirsi di un pannello che abbia la duplice funzione di isolante termico e di superficie pronta di posa, già piastrellabile. Il pannello ALGOCEM® può essere impiegato per il rifacimento di intonaci ammalorati o per termo-coibentazioni di pareti umide.
Vantaggi
ALGOCEM® è un ottimo isolante termico, è leggero, stabile, durevole, imputrescibile ed ha valori di resistenza alla compressione molto alti. E’ un pannello sandwich con bassi valori di flessione e non assorbe acqua. Può essere lavorato con i normali attrezzi da cantiere senza produrre polveri e velocizza estremamente le operazioni di posa. E’ un supporto ideale per piastrelle applicate con colla in strato sottile o per l’applicazione di mosaici e può essere immediatamente intonacato.
Posa in opera
ALGOCEM® viene applicato direttamente alle pareti da risanare con colle di uso comune in edilizia. Nel caso di parete non planare, bisognerà creare una listellatura preventiva in legno o metallo sulla quale fissare i pannelli con viti o tasselli lunghi 20 o 30 mm in più dello spessore del pannello stesso. Una volta che ALGOCEM® è solidale alla parete si stende la colla e si procede alla posa del rivestimento. Le zone prive di rivestimento dovranno essere rasate e tinteggiate.
Il bagno: vano doccia
ALGOCEM® può essere utilizzato per realizzare la base di appoggio di un piatto doccia, per la realizzazione di pareti divisorie, per la creazione di un box doccia in muratura o più semplicemente di un angolo doccia. I pannelli possono essere fissati alla parete mediante apposite colle con opportune tassellature. Alla base posizionare il piatto doccia ALGOCEM sigillandolo con silicone impermeabile ai pannelli parete. Successivamente impermeabilizzare il box doccia rendendolo a tenuta stagna, applicando anche il nastro impermeabile. Infine posare con apposite colle le piastrelle o i mosaici.
Pareti sottovasca
ALGOCEM® è disponibile nel formato “tavola bagno” per adattarsi alle misure delle vasche da bagno standard (lato lungo e lato corto). Dopo aver posizionato la vasca si consiglia il fissaggio di due piccoli listelli di legno per lato a cui assicurare il pannello. Le giunzioni tra i pannelli e la vasca e tra i pannelli stessi, vanno siliconate, mentre i pannelli sono da assicurare alla parete mediante le apposite piastrine ed eventualmente sigillare con nastro impermeabile. Si procede infine alla posa delle piastrelle.
Mobile lavandino e cucine in muratura
Con ALGOCEM® è immediata ed economica la realizzazione di mobili da incasso per lavabi o la costruzione di cucine in muratura, grazie alla facilità con la quale i pannelli possono essere tagliati, sagomati, quindi accostati e fissati con colla e piastrine. Inoltre partendo da un pannello di spessore 20 o 30 mm è possibile ottenere facilmente delle superfici curve: infatti, servendosi di un flessibile, si possono effettuare delle incisioni parallele al lato 600 mm, quindi si può curvare il pannello e riempire le incisioni così ottenute con malta o colla per piastrelle. Per terminare si procede poi alla posa del rivestimento.
Piastrine
- Per unire fra loro i pannelli o per fissarli al muro o al pavimento, utilizzare le speciali piastrine adattabili ai vari spessori e alle specifiche esigenze.
- Piastrina intera: per unire di testa pannelli da 40 mm e 50 mm.
- Piastrina a metà: dividere una piastrina nel senso della lunghezza per ottenere due piastrine utili al fissaggio di pannelli da 20 mm e 30 mm.
- Piastrina a squadra: piegare a 90° una piastrina per fissare il pannello a parete o a pavimento o per fissare a squadra i pannelli tra loro.
- Da ogni piastrina intera, piegando ripetutamente lungo le nervature se ne possono ottenere fino a quattro per il fissaggio di piccoli pannelli. Le piastrine di fissaggio vengono fornite in confezioni da 50 pezzi, con dimensioni di 150 x40 mm.
ISOLANTE PER PANNELLI SANDWICH
n questo tipo di processo industriale, la lastra isolante viene impiegata come materia prima per la fabbricazione di pannelli sandwich. Un pannello sandwich è costituito da due supporti di rivestimento all’interno dei quali è inserito un prodotto isolante. I supporti possono essere di diversa natura a seconda delle applicazioni a cui è destinato il prodotto finito: metallici, di legno, in materiali plastici, in cartongesso, ecc….
E’ possibile realizzare anche dei pannelli semi-sandwich, nel caso in cui alla lastra isolante venga applicata una sola corteccia di rivestimento. E’ il caso, ad esempio, delle lastre di polistirene estruso o di schiuma polyiso applicate al cartongesso ed impiegate nell’isolamento termico delle pareti dall’interno. Il polistirene estruso è un prodotto che ben si presta alla realizzazione di pannelli sandwich, essendo un prodotto leggero, pulito, facilmente sagomabile, con ottime prestazioni termiche e adatto all’incollaggio.
Posa in opera
Per questo tipo di processo industriale è corretto utilizzare lastre senza pelle di estrusione, con o senza scanalature, per favorire l’aggrappaggio alla colla ed al supporto, come ad esempio X-FOAM® MLB. Ad entrambe le facce della lastra X-FOAM® MLB viene applicato un adesivo, generalmente poliuretanico, che serve al fissaggio dei due supporti di rivestimento che si è scelto di impiegare. Infine il pannello sandwich può essere completato con delle rifiniture laterali (battentatura, incastro maschio-femmina, ecc…) o superficiali (applicazione di listellatura, realizzazioni di scanalature, sagomature, ecc…), a seconda degli scopi per cui è stato progettato.